Il fantasma della libertà arriva sempre con un coltello tra i denti

(Gruppo Surrealista di Atene, 2008)

 

Nel corso del 2014 Museoteo+ ha iniziato a focalizzare la sua attenzione sul concetto di fantasma, realizzando le mostre La casa dei fantasmi e Picnic alla casa dei fantasmi.

Il tema scelto riconduce essenzialmente al senso dell’arte come rappresentazione e come metafora, dove i fantasmi stessi sono a loro volta – ovviamente - una metafora, non solo dell’arte, ma dei grandi problemi del mondo, che da sempre esploriamo, senza la pretesa di risolverli, ma con la speranza di poter dare il nostro contributo.

I due primi episodi di un percorso ancora in divenire (un percorso nel percorso, potremmo dire, visto che lo stesso MT si  rappresenta come un’opera in continua trasformazione) si sono svolti in due case piene di  storia e di ricordi, secondo la tradizione di Muse Teo, che iniziava la sua attività nel 1990 con una riflessione sullo spazio e la memoria in una casa ormai vuota, dove c’era solo  «quello che resta quando non resta niente» (Georges Perec). Le case di Baggio e di Gavirate, invece,  erano piene di mobili e di cose, oltre che di fantasmi e di memoria: indizi, tracce del tempo,  apparire e disparire, dove «ritrovare i nostri fantasmi personali, collettivi, del passato, del presente costantemente presente e del tempo che verrà» (Nicoletta Meroni).

Il terzo appuntamento - Il fantasma della libertà - occupa invece uno spazio completamente vuoto e completamente bianco: abbiamo fatto tabula rasa e dobbiamo riempire uno spazio nuovo.

All’inizio del percorso avevamo compilato un piccolo ATLANTE DI FANTASMI. The Haunted Mansion, innanzitutto,  e poi il fantasma dell'opera, il fantasma del palcoscenico, il fantasma del Louvre, il fantasma della libertà, il fantasma del passato, il fantasma del pirata Barbanera, il fantasma Formaggino e la vendetta del fantasma Formaggino,Ghostbusters,  GhostWatcher e anche l’arto fantasma. E, ancora, gli spettri di Lafcadio Hearn, le visioni di Orhan Pamuk, i fantasmi di Banana Yoshimoto e quelli di Sophie Calle.

Non poteva mancare il riferimento a Buñuel e al Fantasma della libertà: ed è da qui che ripartiamo.

Nel film di Buñuel la libertà è l’anarchica e surreale sovversione dei codici, dove si mescolano situazioni apparentemente episodiche, ma strettamente concatenate e coerentemente sottese dalle logiche dello spiazzamento e della decostruzione. Senza alcuna pretesa, ma in qualche modo la stessa logica che segue il percorso che conduciamo ormai da due dozzine di anni.

Non avevamo pensato al centenario dello scoppio della prima guerra mondiale, ma, evidentemente, l’inconscio aveva fatto il suo dovere, ed eccoci ora a fare i conti con un fantasma che sembra davvero rimanere tale e che si insegue con lo spettro che si aggira per l’Europa.

Le guerre si sono sempre susseguite – oggi in particolare Palestina e Ucraina -  mentre gli spazi di libertà sembrano in generale restringersi. Questa terza mostra del ciclo dei fantasmi non vuole spostare tutta l’attenzione sui temi della guerra e della democrazia (così che ci viene da rimescolare gli ultimi due film di Buñuel e parlare del fantasma della borghesia e del fascino discreto della libertà…): è probabile che questi temi emergano con forza e lucidità, ma vogliamo continuare a mantenere quel tono di leggerezza e di ironia che accompagna sempre il nostro tragitto nel mondo dell’arte e nella realtà quotidiana, senza tralasciare spiazzamento e decostruzione dei codici, secondo il modello secondo cui- amiamo ripeterci - «ci sono ancora tantissime persone (come noi, artisti e no) che, nelle mille contraddizioni del sistema, continuano romanticamente a credere nell’arte come mezzo di trasformazione del mondo». 

IL LUOGO:

SESTOSPAZIO

 

GLI ARTISTI:

MINIMA THEATRALIA

   ANNA RESMINI

   SOPHIE USUNIER

  JOYKIX

  CARLA DELLA BEFFA

  BRUNA ORLANDI

  GIORGIO BIFFI

  NICOLA SCOGNAMIGLIO

  MUSEOTEO+

 

 

MATERIALI

Luis Buñuel, Le Fantôme de la liberté

http://en.wikipedia.org/wiki/The_Phantom_of_Liberty

Fulvio Carmagnola, Matteo Bonazzi, Il fantasma della libertà. Inconscio e politica al tempo di Berlusconi

http://www.mimesisedizioni.it/Eterotopie/Il-fantasma-della-liberta.html

Il fantasma della libertà  a cura di Dario Fertilio

http://www.store.rubbettinoeditore.it/il-fantasma-della-liberta.html      

Il fantasma della libertà arriva sempre con un coltello tra i denti

http://www.anarchaos.org/2009/07/il-fantasma-della-liberta-arriva-sempre-con-un-coltello-tra-i-denti-a-cura-del-gruppo-surrealista-di-atene/

Il fantasma della libertà di stampa

http://www.umanitanova.org/n-19-anno-90/il-fantasma-della-libert%C3%A0-di-stampa